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Visualizzazione dei post da agosto, 2003
oggi prove, con un gruppo nuovo. per la verità il gruppo deve ancora nascere, e non ha ancora un nome. si parla di cantautorato in salsa flamenco, piuttosto interessante, non particolarmente innovativo ma energico, carino, musicalmente interessante e certamente stimolante dal punto di vista bassistico. Dovrei sbattermi abbastanza per entrare nella natura "latina" e in alcuni aspetti swing che probabilmente mancano un po' al mio stile di bassista... Nome del gruppo (per ora): i pescatori di idee. work in progress, il nome deve cambiare ma l'idea più o meno deve rimanere questa, che è carina e non mira nè troppo in alto nè troppo in basso.
Pieno agosto, Genova. Hanno appena ripescato il glorioso (?) Genoa, tristi e squallidi maneggi di palazzo per cercare di salvare una baracca , quella calcistica, che sta letteralmente crollando. Sono quasi felice che siano passati anni dall'ultima volta che ho messo piede in uno stadio. Samp-Lazio, coppa italia. non mi ricordo nè giorno, nè mese, nè anno. Ricordo belle partite ai tempi di Vialli e Mancini, ricordo colpi di genio che facvano gridare al miracolo, ricordo arrabbiature che duravano tre giorni e si stemperavano non appena una partita nuova si affacciava. Ricordo uno scudetto, forse potrò raccontarlo ai nipotini. Ma di questo passo, quando ci saranno i miei nipotini il calcio sarà appena appena più credibile della lotta nel fango. Oggi non ho acceso lo stereo, non ho suonato, non ho ascoltato un disco. Metterò su in the court prima di dormire, per me uno dei dischi più importanti. Ci sono dischi che lasciano un segno così profondo che si mischiano alle persone nel turbi
fa caldo, le giornate sono lunghe inutili dilatate . mi sembra di sciogliermi come cera, di consumarmi lentamente. l'attività musicale è temporaneamente sospesa, i "miei" gruppi non provano, anche se volendo il lavoro non mancherebbe: ci sono ancora due brani di Fungus il cui mix ed editaggio va finito, e, volendo, potrei cominciare con l'edit del progetto alba ideale. Ma forse è il caso di attendere che il clima sia più clemente, e le idee più fresche, e la mente più libera ...
titolo sul giornale di qualche giorno fa: "muore accoltellato per strada". penso che dopo tutto non sia un brutto modo di morire, una vampata improvvisa e via. poi mi ricredo... mi pare brutto, ma ogni tanto mi pongo il problema : come mi piacerebbe morire? la riposta é una e semplice, non mi piacerebbe. Certo, non spegnendomi lentamente; ma neppure avendo negli occhi l'odio e la furia di un'altra persona. Per la cronaca, ho appena ascoltato bananamour di kevin ayers, disco veramente bellino con un brano strepitoso, "decadence", e un paio di preziosi interventi di steve hillage e mike ratledge. direi 7e1/2