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Visualizzazione dei post da settembre, 2012

Come Taste The Band

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L'ascolto di oggi è un disco "minore" nella storia del seminale gruppo inglese. Credo che i Deep Purple siano un ascolto obbligatorio per chiunque voglia avvicinarsi all'hard rock "classico": in ogni formazione hanno saputo attingere senza vergogna intuizioni, suoni (ed anche riff) dalla musica che li circondava. Dopo anni di successi e contrasti interni e travagliati cambi di formazione, siamo alla cosiddetta mark IV: Blackmore lascia la nave, forse presagendo il naufragio. Il timoniere principale sembra ora essere David Coverdale, coadiuvato da Hughes e dal nuovo chitarrista, l'americano Tommy Bolin. I due membri storici, gli unici presenti fin dalla prima formazione, sono in ombra sia nella scrittura dei pezzi che nella creazione del suono. Non voglio essere obiettivo: questo disco fu una delle mie più cocenti delusioni musicali adolescenziali e ci ho messo anni a rivalutarlo. Coverdale canta testi da dodicenne con la voce da macho pompato di ste