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Visualizzazione dei post da 2014

Qualche considerazione domenicale, senza capo né coda.

Il fuzz per basso della mxr si perde, nonostante senta l'ampli smuovere una quantità notevole di aria. Suonare un pezzo da 20 minuti, portarlo a termine senza troppi errori è di per sé è una grande soddisfazione. Scaricare uccide la musica? Scaricare ampli uccide i musicisti?

Ciao, 2014

Si chiude l'anno del Fungo! Bilancio: pochi concerti, qualche recensione, un importante cambiamento d'organico, una limatura su brani nuovi che comporranno il quarto (e financo il quinto) disco. Il 2015 ci attende, noi attendiamo il 2015. Psych On :)

Gli ascolti di ottobre

Gong - 2032 Ozric Tentacles - Arborescence Crosby, Stills, Nash & Young - 4 way street Crppled Black Phoenix - I, vigilante Adrian Belew - e Steven Wilson - Drive Home King Crimson - Elements Joni Mitchell - Hits David Crosby - Croz Franco Battiato - L'imboscata Jonathan Wilson - Fanfare Tommy Bolin - Teaser Deluxe Fabio Zuffanti - la quarta vittima Gong - You Little Feat - Sailin' Shoes Strawbs - Burstin' at The Seams Herbie Hancock - Man - Child Floating State - Thirteen Tolls At Noon Big Big Train - English Electric Part One

Soylent Green

Soylent green (o, 2022, i sopravvissuti): film distopico vintage, dagli enormi buchi di sceneggiatura eppure ancora affascinante. La fantascienza è proiezione di paranoie? Spesso sì, e se il mondo di soylent green fa un po' sorridere (il film è del 1973), il film riesce ancora a colpire qualche bersaglio. E ha un paio di sequenze con Edward G. Robinson veramente belle.

i dischi brutti

premessa doverosa: è una lista di dischi *deludenti*, ho omesso dischi brutti che non ho ascoltato perché messo in guardia dalle critiche. e, visto che ascolto molto materiale del passato, documentarmi un minimo mi ha fatto evitare molti ascolti incauti. Pink Floyd - a momentary lapse of reason (perché il nome pink floyd non dovrebbe essere associato a nulla di ciò) Yes - heaven and earth (perché dopo aver evitato accuratamente le schifezze degli yes, sono incappato in questa tristezza) Guns n Roses - the spaghetti incident (quando un gruppo è morto, è morto. non parliamo di chinese democracy, ma a quel punto era una certezza, e non avevo più sedici anni) Litfiba - mondi sommersi  (vedi sopra) Whitesnake - live in the earth of the city (ero un fan sfegatato dei purple, in questo disco suonano Lord e Paice… ma Coverdale rovina tutto) Yannis Kyriades - antichamber (dipinto come capolavoro, semplicemente non è la mia “tazza di tè”. magari riproverò) Omar Rodriguez-Lopez - metà dei

Fungus alle periferie, 20 luglio 2014

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Imperdibile (almeno per il sottoscritto!) concerto fungus: 20 luglio 2014, festival delle periferie, Villa Bombrini, prima dei Cardosanto!

l'ennesima, inutile, lista prog

L'ennesima, inutile lista: ho cercato di sintetizzare, senza curarmi eccessivamente dell'importanza storica o artistica, ma basandomi principalmente sul mio gusto personale. Mi sono imposto un solo album per band, ma ho mantenuto un'eccezione inevitabile, in quanto le tre incarnazioni del Re Cremisi che ho incluso sono praticamente tre gruppi differenti. La scelta più sofferta è stata quella floydiana: probabilmente wish you were here non è la loro opera migliore, ma è una piccola summa di tentazioni progressive e sperimentazione. Ma dei Floyd devi avere tutto, dal pifferaio al taglio finale. Zappa è un capitolo a parte, ma Hot Rats è un disco prog. punto. Ultima nota: non c'è un ordine logico. King Crimson - in the court of the crimson king King Crimson - islands King Crimson - larks' tongues in aspic Genesis - foxtrot Emerson, Lake & Palmer - tarkus Cressida - asylum Catapilla - changes Van Der Graaf Generator - pawn hearts Soft Machine - volume two Robert Wya

Starless And Bible Black

Chissà perché questo disco viene considerato "minore". Forse perché la discografia crimsoniana è disseminata di altissime vette, e risulta quantomeno necessario trovare qualche "avvallamento". Starless And Bible Black è effettivamente compresso tra due pietre miliari come Larks' e Red, è volutamente frammentato, soffre della dipartita improvvisa del vulcanico Jamie Muir, ed è per metà registrato dal vivo. Così descritto, sembra inevitabile annoverarlo tra i minori: ma ascoltatelo! Fatevi trasportare da un flusso continuo di idee ! Idee, una dietro l'altra, nel devastante opener, the great deceiver:  quattro minuti di cambi di tempo, umore e riffoni taglienti, che culminano con un ritornello che è difficile levare dalla testa. Poi, è tutto un susseguirsi di chiaroscuri, tra la voce calda e avvolgente di Wetton, l'abbraccio dolce dei mellotron, le chitarre affilate di Fripp, la sezione ritmica Wetton / Bruford che sopperisce con l'interplay e la crea

L'estetica del lavoro?

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Qualche sera fa stavo arrivando a casa, moderatamente stanco dal lavoro, quando una frase mi ha fatto sussultare; un ragazzo stava dicendo al telefono "faccio cose senza senso per lavoro, ma mi pagano." Cosa ha di inquietante questa piccola frase? L'universalità. Io la posso pronunciare, tu la puoi pronunciare, il tuo vicino (che frigge alle 23 i platanos, impestandoti la camera da letto mentre stai per coricarti) la può fare sua. Chiunque sia in età lavorativa (o scolare) è, in qualche modo, preda di un sistema che rischia di stritolare come un boa constrictor. "L'estetica del lavoro è lo spettacolo della merce umana", sillabava un angosciante Stratos. E intanto rimiriamo le piramidi o le statue dell'isola di Pasqua, frutto di un lavoro ancora più insensato, febbrile, financo mortale, e a bocca aperta cadiamo nell'ennesimo cortocircuito. Ma, forse, chi ha costruito pensando agli dei e all'infinito ha qualche speranza in più di lasciare un segno

Solo basso

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Un piccolo video, con un tapping bassistico molto "tranquillo". Enjoy!

Una classifica incompleta e provvisoria di ciò che mi è piaciuto nel 201

Una classifica incompleta e provvisoria di ciò che mi è piaciuto nel 2013 Steven Wilson – The Story Of The Raven… Not A Good Sign – Not A Good Sign Jonathan Wilson – Fanfare Arabs In Aspic – Pictures In A Dream Camel – The Snow Goose Arbouretum – Coming Out Of The Fog La Maschera di Cera – Le porte del domani Bosnian Rainbows – Bosnian Rainbows Il Tempio delle Clessidre – AlieNatura Mark Lanegan – Imitations Ascoltai anche Pearl Jam e Daft Punk, pur non avendoli amati troppo.

management del dolore...

Non conoscevo i giovani management del dolore post-operatorio, il che mi ha fatto sentire un po' marginale, tra gli entusiasti (e non sempre giovanissimi) sostenitori della band. Concerto indubbiamente energico, con un leader che ha doti di trascinatore e ottime capacità di tenuta sul palco; ma, alla fine, quello che rimane ha poco a che vedere con la musica; mi chiedo, piuttosto, quanta furbizia sia dietro un'operazione del genere: iconoclastia a buon mercato, frasi fatte da trascrivere sui diari di scuola, il Fabio Volo anarchico. In fondo, però, divertenti.