Progetto Alba Ideale
Nel 2001 risposi ad un annuncio di ricerca di un bassista e mi trovai catapultato in una band meravigliosamente pretenziosa, come da migliore tradizione seventies. Il gruppo era il progetto Alba ideale, e si fondava sulle idee di Luca Salvetti, valido chitarrista ed "architetto" musicale, e di Paolo Vallebona, cantante eclettico innamorato di Stratos. Le prove del PAI si dividevano in tre fasi: arrangiamento del (poco) materiale che avevamo per le mani, improvvisazione monoaccordo (il re minore era sempre gettonato) e ore di discorsi su come fare evolvere il gruppo e il suo sound. Nel PAI transitarono vari strumentisti, e la stabilità fu sempre una chimera, ma riuscimmo a registrare un eroico demo per un concorso per emergenti, "una suite per un anno"; il concorso, indetto dalla trasmissione radio form genesis to revelation, richiedeva un brano di durata compresa tra i quindici e i venti minuti, e a noi sembrò sposarsi perfettamente con i nostri ideali esteti