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Starless And Bible Black

Chissà perché questo disco viene considerato "minore". Forse perché la discografia crimsoniana è disseminata di altissime vette, e risulta quantomeno necessario trovare qualche "avvallamento". Starless And Bible Black è effettivamente compresso tra due pietre miliari come Larks' e Red, è volutamente frammentato, soffre della dipartita improvvisa del vulcanico Jamie Muir, ed è per metà registrato dal vivo. Così descritto, sembra inevitabile annoverarlo tra i minori: ma ascoltatelo! Fatevi trasportare da un flusso continuo di idee ! Idee, una dietro l'altra, nel devastante opener, the great deceiver:  quattro minuti di cambi di tempo, umore e riffoni taglienti, che culminano con un ritornello che è difficile levare dalla testa. Poi, è tutto un susseguirsi di chiaroscuri, tra la voce calda e avvolgente di Wetton, l'abbraccio dolce dei mellotron, le chitarre affilate di Fripp, la sezione ritmica Wetton / Bruford che sopperisce con l'interplay e la crea