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Visualizzazione dei post da 2019

Sentirsi vivi

Ci sono ovviamente milioni di gesti, piccoli gesti, che risvegliano le coscienze e ci fanno gioire della nostra presenza su questo pianeta. Ma ogni volta che monto corde nuove sul mio basso ed alzo il volume e il gain, è inevitabile che salgano le endorfine e il cervello mi mandi un segnale che traduco con "sono vivo"! Intanto, esce una recensione che imputa all'ultimo fungus il difetto dell'incoerenza, e mi domando se la coerenza sia realmente un pregio.

Non me l’aspettavo...

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Non me l’aspettavo, ma mi sta piacendo il nuovo disco dei Tool.  Lungo, faticoso, zeppo di piccole variazioni su pochi temi, spesso con tricks ritmici accattivanti o arpeggi crimsoniani (ma anche “Summersiani”). Mi piace forse perché innesta buone idee su rassicuranti basi già sentite, osa ma senza spingersi in territori di oscura sperimentazione, suona violento e “dritto”, ma ha anche spazio per I fraseggi della chitarra solista. Non riesco a condividere l’entusiasmo dei fans per il drumming di Carey, che è ottimo,    caratteristico, potentissimo e preciso, ma non è esattamente la mia tazza di té. Soffro un poco la mancanza di “aperture”, o di momenti che facciano gridare al miracolo, ma sembra una precisa scelta stilistica.

Informarsi vs opinioni

Non serve conoscere per dire la propria. Un’opinione non si nega a nessuno, basta riciclare meme pseudoironici e commentare con “io penso con la mia testa”. Sappiamo di non sapere e ne siamo fieri. Ottimo.

DIY a contatto

E ancora una volta ho dimenticato le lenti a contatto usa e getta. Per la centesima volta: bicchierini da liquore, acqua e sale. DoItYoutself, senza vergogna.

La retorica del “se vuoi, puoi”

Mi trovo spesso alle prese con messaggi motivazionali, che hanno come scopo ultimo il rinforzo della volontà di chi si trova alle prese con importanti "sfide".  La logica della frase motivazionale standard è quella di aiutare a superare quell'innata pigrizia che, ahinoi, ci affligge. Focalizzandoci cancelleremo paure ed ostacoli, supereremo le correnti gravitazionali ed andremo incontro ad imperitura gloria. Penso che sia fondamentale visualizzare gli obiettivi e sia anche molto utile cercare di mantenere la concentrazione durante il cammino. Penso anche, però, che affidarci esclusivamente a slogan individualistici sia estremamente pericoloso nel momento di gestire l'insuccesso, e, ancor prima, il "mancato successo".  Ribaltando la retorica, rischiamo di incolpare noi stessi per non aver ottenuto obiettivi che forse (semplicemente) non erano alla nostra portata.  Non hai ottenuto ciò che desideravi? Forse è il momento di farti molte domande, non s

Serravalle

La Serravalle è un'autostrada assurda; ci sono furiosi che la percorrono come se fosse una pista, milanesi suv-dotati che appena cominciano le curve dimezzano la velocità, tratti in cui il dubbio sovviene spontaneo: "ma quando sono uscito dall'autostrada?". Rende anche possibile il paradosso di un viaggio che dura un'ora all'andata e due ore al ritorno. E i crampi alla caviglia destra.

Nobody c'è

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Dopo qualche tempo, torno con la news. Il disco c’è! Ho suonato (quasi) tutto io, con l’aiuto dell’ottimo Luca Bonomi alla batteria. Metà dei brani sono nati come commento sonoro a “l’uomo dal fiore in bocca”, per un progetto realizzato qualche anno fa col “gruppo ironici d’assalto”. Per il resto ho impostato il lavoro come una sorta di Jam con me stesso, limando e ritoccando al minimo, lasciando imprecisioni e sbavature. Il tutto è per me un tributo a un certo modo di fare musica che sta scomparendo: le “salettate”, le improvvisazioni estemporanee, le combinazioni inattese. Ed è un omaggio diretto per un amico, con cui ho condiviso nottate in saletta, concerti senza scaletta e ore di interplay che a tratti sfiorava la telepatia.