I Mobili della Svezia e il Se(r)vizio clienti
Ordinare dagli svedesi è un'esperienza solo apparentemente smart, veloce, pulita. In realtà il servizio clienti mostra falle degne di storiche aziende italiche.
STEP1: progetto dal vivo, normali indecisioni, si rimane in sospeso
STEP2: si riprende il progetto online, per scoprire che non esiste più su nessun cloud: Svezia, Danimarca, Corea, Cina... nowhere!
STEP3: progetto quasi completo, ma di un pezzo non si conosce data di arrivo. Proponiamo sostituzione con mail (RISPONDETE A QUESTA MAIL, ti dicono, senza specificare che loro se ne batteranno la ciolla)
STEP4: si va in negozio con lista dei componenti. "Ma questa è una progettazione, non potete prendere questi pezzi"
STEP5: si torna in negozio, di domenica, con figli a seguito. Mezz'ora per provare a lasciarli nella vasca degli squali, anzi delle palline. La progettazione va a buon fine! Si fissano già trasporto e montaggio.
STEP6: arrivano i trasportatori, voglia zero. "Serviva facchinaggio". Tornano indietro. Arriva mail: "Non eravate a casa"
STEP7: tornano i trasportatori: stavolta sono in 3: uno con voglia zero che infatti sovrintende all'operazione con un occhio su instagram e le mani occupate dal cellulare, e altri due che in mezz'ora disbrigano la pratica. Ovviamente all'accenno della parola "facchinaggio" deve scattare *black obolo brevi manu*
STEP8: montaggio. Incredibilmente, tutto fila liscio! Ma scopriamo che la NotaAziendaSvedese ha due differenti canali per il montaggio: i propri montatori e l'azienda "partner". La NotaAzienda fornisce direttamente i link di contatto, quindi in pratica decide lei che strada farti prendere, e se farti spendere 100 euro in più o in meno.
Un mese di accampamento casalingo e dormite "fuori sede", disorganizzazione, ore perse a cercare di agganciare il servizio clienti. Ma alla fine discreta qualità e notevole risparmio. Stavolta forse è un pareggio
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