Gli incontri improbabili

Via Caffaro, Genova, ore 14.
Passo di fianco a un tizio sui 40 anni, sguardo stralunato, che sembra parlare da solo, o a un cellulare; sta dicendo "ma nel computer ci sono le istruzioni?"
silenzio
mi volto
"parli con me?"
"sì, 'scus', intendo dire: come il telecomando"
"..."
"come il televisore, nel televisore ci sono le istruzioni"
"bè, sì, anche in alcuni computer, ma non spiegano molto"
"ma dici che non imparo da solo?"
(passa un tizio con gli occhiali)
"scusate, questa è via Caffaro?"
"sì"
"sì"
"sto cercando il 4"
"uhm, non so..."
"cerc' l'unione ciechi?"
(ah, certo, l'ha capito dagli occhiali spessi!)
"..."
"ipovedent'?"
"no"
il miope se ne va, un po' offeso.
rimane l'aspirante informatico: "ma se schiaccio un bottone cento volte, lo capirò a cosa serve?"
"serve pazienza, magari tempo"
"ma in una settimana imparerò?"
mi guardo intorno; non c'è nessuna telecamera. NON sono su candid camera.
fuggo, per oggi la mia RDA di surrealismo è raggiunta.

PS: non credo che l'aspirante informatico leggerà mai queste righe.

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