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Visualizzazione dei post da maggio, 2011

Steven Wilson - insurgentes

Nutro una grande ammirazione per Wilson, sapiente architetto sonoro, capace di metabolizzare ed aggiornare, pur con qualche ruffianeria di troppo, le intuizioni di alcuni giganti dei seventies, floyd su tutti; certamente pone spesso l'accento sulla forma a discapito del contenuto, e la cosa é evidente in questo non riuscitissimo "primo disco solista" (virgolette d'obbligo). C'è comunque una perla, che naturalmente paga il tributo agli altri mentori, i King crimson: no twilight within the courts of the sun, sorta di revisione della seconda, convulsa parte di starless, con un sublime Gavin Harrison dietro i tamburi a reggere l'obliqua ritmica.

Line6 M5

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Ordinato da tonefactor, negli USA, il pedale è giunto nel giro di una decina di giorni. Giusto il lunedì dopo il concerto del sabato sera, ma non può andare tutto TROPPO bene. Perché l'ho comprato? Potrei cercare mille parole, ma ne uso principalmente una: GAS. Ma anche per "alleggerire" la pedaliera, che annovera tanti pedali che sono troppo pigro per portare quando facciamo comparsate di venti minuti. L'idea sarebbe di accoppiarlo all'ormai insostituibile vtbass per avere un "dynamic duo" molto versatile, leggero e di qualità, abbinandogli di volta in volta altri pedali a seconda del tipo di set in programma. E poi, non ho un compressore, e sullo stick ne ho un disperato bisogno, perché il mio tocco è angosciante (avrei più bisogno di studio che di un compressore, ma questo è un altro discorso) Il pedale è solido, e pure pesantuccio. Sulla parte anteriore, cinque prese jack: quattro tra in / out: lavora anche i stereo, una quinta per il pedale d'

Sabato sera

Sabato sera abbiamo suonato in Buridda. Era tardissimo, ero stanco, ho sbagliato mille cose. Ma ci ho messo dentro tutto, fatica sudore colpo d'occhio e intesa e qualche piccolo sprazzo di intelligenza. E ho goduto come un matto. Voglio più concerti.