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Visualizzazione dei post da ottobre, 2008
Nasce un nuovo pezzo fungus. Dico solo che dobbiamo ringraziare il buon vecchio Faraone, che più di un anno fa come "pesce d'aprile", propose di realizzare un tributo al porno italiano.
scorrono le note di *solar flares burn for you*, di robert wyatt. è palese la natura di raccolta di scarti, outtakes, prove, cazzeggi. Eppure Wyatt ha la capacità di infondere profondità anche senza volerlo. Ha qualcosa del Mida, anche i suoi lavori senza pretese affascinano e serbano sorprese. E, comunque, Alifib e Sea Song, nelle versioni "nude" di questo dischetto, perdono la struttura ma non la capacità di colpire al cuore.
Kashmir è inarrivabile. otto minuti trentaquattro secondi sospesi nello spazio e nel tempo. mellotron e rullate con il flanger. meraviglia.
Lunedì mattina. Pochissima voglia di attivarmi. Mille cose da fare, ma il cervello ancora ancorato a scampoli di weekend.
Third dei portishead è raggelante, tristissimo, sintetico, angosciante, straniante, alienato; ma bello.
Sto vivendo una sorta di schizofrenia cibernetica da web 2.0; tra facebook (appena scoperto), netlog (che ho fortunatamente abbandonato), myspace (dove gestisco mestesso, il mio gruppo, e un gruppo fantasma), blogger, i forum, i newsgroup, la mail su libero, quella su hotmail, quella su gmail, quella su me.com (che abbandonerò perché costa e io sono genovese), cercare di capire chi mi voglia contattare e come rispondergli è diventato un lavoro . Ai miei tempi ti chiamavano a casa alle 14, o alle 20. Se non c'eri, provavano il giorno dopo