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La musica liquida (o gassosa?)

Qualche considerazione disordinata: La chiamerei più gassosa che liquida, perché occupa spazio, ma in qualche modo è comprimibile. La differenza tra i flac e il cd è più avvertibile se sei collezionista o feticista. Il vinile suona meglio perché… siamo proprio sicuri che suoni meglio ? O forse il tempo è lo spazio che ci occupa ci rendono più attenti e ricettivi? Non riesco ad appassionarmi a Spotify o Apple Music, ma ammetto che già non portare in macchina i raccoglitori di cd sembra una grande evoluzione. La mia autoradio non ha il lettore cd. Tutti i miei dischi (che non sono pochissimi) potrebbero stare su un paio di hard disk. E potrei buttarli via dopo il rip. Escono dei remaster a 96khz e 24 bit su vinile, e le case discografiche non pubblicano i flac corrispondenti; di converso, ci sono molti audiofili che rippano vinili a 96khz e 24 bit. Devo fare più backup.

Artista?

Alla fine di ogni concerto giunge il dubbio legittimo: cosa ho appena fatto? La domanda è universale e flessibile, vale sia per i singoli aspetti della performance che per la sua stessa ragione d'essere.  Quale è il confine tra arte e intrattenimento? Può un onesto strimpellatore definirsi "artista"? Bisogna fidarsi delle reazioni a caldo del pubblico e dei compagni di band? Cosa rimarrà di questa serata? Solo un bel ricordo o avremo smosso qualcos'altro di indefinibile? Cosa passa, quanto filtro c'è tra i due lati del palco? Penso anche che nel momento stesso in cui investiamo la nostra produzione di un fine che va oltre se stessa, anche solo quello di durare nel tempo, in un certo senso la stiamo depotenziando, perché le leviamo urgenza comunicativa. Non ho risposte e sono contento di non averne. Mi piacerebbe sempre parlare di ars gratia artis, ma ciò presuppone che stiamo producendo arte. 

I know what I like

Facebook e Google funzionano con sofisticati algoritmi che conoscono le nostre preferenze e le affidano giorno dopo giorno. Progressivamente, le pubblicità, le ricerche, i post che vediamo per primi vengono indirizzati sulla base dei nostri gusti. Ma così facendo perdiamo gradualmente quella dose di imprevedibilità e quei gradi di libertà che consentono l’evoluzione.  “I know what I like and I like what I know “, e addio sorprese.