Treno

Sono sull'intercity che parte da Roma alle 18.10, il rumore e le vibrazioni sono quasi insostenibili, un trapano che entra nell'osso sfenoide. Difficile parlare o concentrarsi, stando in questa specie di frullatore. Leggo rollingstone: ammiro la sua impeccabile confezione e in un certo senso il suo "vivere nel presente", bere and now, o hic et nunc. Non riesco a non provare un moto di antipatia per il Signor Bikkembergs, quello delle scarpe, che palesa in un'intervista la sua adorazione per il mito della forma fisica; sostiene il tramonto di sesso drog e rock n' roll a favore del corpo sportivo. Forse mi da fastidio anche perché so benissimo che non mi farebbe male praticare qualche sport. Ma rollingstone dovrebbe difendere il rock n' roll, perbacco!
E poi le classifiche: che senso ha sapere quali siano i migliori dischi del decennio? Tra l'altro, gli anni 00 sono finiti e ho come l'impressione di non esserci mai entrato del tutto. Preferisco ancora leggere un'intervista a Wyatt che una a Bikkembergs.
Il treno continua a vibrare.

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