ieri sera , domenica, sono stato al "festival del mediterraneo" , al porto antico di genova. un ottimo duo afghano ha fatto viaggiare il pubblico per cinquanta minuti , sarod (una specie di sitar) e tablas (che anche per gli indiani sono e rimangono tablas...). a tratti lo spirito viaggiava leggero, a tratti le mani del percussionista, velocissimo e preciso padrone del ritmo, sembravano avere tutti i tempi tra le dita. a volte il sarod partiva con i suoi pedali penetranti e si insinuava tra le corde del cervello, e toccava i nostri lati più mistici. bello
ci sono stati anche i liutisti palestinesi, niente male ma un po' prolissi, e i divertentissimi percussionisti angolani... magari ne scrivo qualcosa un'altra volta. intanto, non sono neppure sicuro che qualcuno mi legga

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