Ma il primo disco dei radiohead è dedicato a un noto giornalista italiano? Comunque, lo ritengo sempre acerbo, anche se privo delle lungaggini (leggasi noia) post Kid A
Sono passate quattro settimane da una caduta assurda e banale che nel giro di una frazione di secondo mi ha sbriciolato l'omero destro (e, infatti, sto scrivendo con la sinistra). Scivolato ingloriosamente in un parcheggio, a piedi, mi sono ritrovato con il braccio penzoloni e con la sensazione che la mano che si muoveva per terra non fosse la mia. Sembrava "mano" degli Addams. E un dolore assurdo, per breve tempo, ma realmente insopportabile. Ricovero, operazione (un chiodo endomidollare che attraversa tutto l’osso), e un bel po' di riposo. Riscopro la lentezza, imparo a usare la sinistra, riascolto dischi che ho lasciato in sospeso. Trovo un bassista “temporaneo” per Fungus, per la prima volta. Il basso è arduo da suonare col braccio destro al collo, ma muovere l’altra mano sulla tastiera mi fa bene. Dopotutto, l'infortunio mi promuove da bassista a compositore. Va tutto bene, assaporo il tempo, l’affetto e riscopro anche qualche attimo di noia, che la fretta ...
Ho un dubbio: ma in Italia un film senza Silvio Orlando o Toni Servillo si può fare? Comunque, La Variabile Umana mi è piaciuto proprio pochino: regia piatta, montaggio vorrei ma non posso , un'attrice non all'altezza in un ruolo chiave, una trama che non si sviluppa mai. Non c'è una risoluzione reale, l'indagine ha una svolta solo grazie a un'improbabile coincidenza; in tutto questo magma , in cui il regista non prende una posizione (effettivamente, viene dai documentari), il finale "aperto"sembra l'inevitabile non-conclusione.
questo link sta facendo parlare non poco; in pratica (ma basterebbe seguire il link), trattasi di una lista generalista che dovrebbe comprendere i cento dischi italiani più belli della storia. E' già difficile pensare che possa andare "a fuoco" un'operazione del genere, in cui l'unico denominatore comune è la nazionalità, che sembra quasi il pretesto per gettare in un calderone Caparezza, De Andrè, Sangue Misto, Negramaro, Gaznevada, PFM, Verdena... Non conosco tanti di questi dischi, e penso che ogni classifica sia di per sè rischiosa, fasulla, dettata dalle mode del momento (quanto durerà Wow dei Verdena nel continuum dell'arte italica? Per ora è al diciannovesimo posto, ma tra tre anni?) Naturalmente ai primi posti i nomi sono soliti noti , e domina l'ormai-assurto-a-santone Vasco Rossi. Quale può essere il senso di un listone del genere? Forse, avere qualche spunto per cercare dischi che potrebbero essere interessanti e sono passati inascoltati sot...
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